Aveva cercato di rianimarlo subito dopo. Sandra Fratus è stata accusata di omicidio volontario aggravato dalla convivenza.
Continuano le indagini sul caso di omicidio che ha visto vittima il 30enne Ernest Emperor Mohamed. L’autopsia è prevista il 5 dicembre, ma intanto per Sandra Fratus è stata emessa una misura cautelare in carcere. Durante l’interrogatorio, la donna ha mostrato evidenti segni di violenza fisica subìta dall’uomo, colui che ha accoltellato al culmine dell’ennesima lite furibonda.
Una relazione furibonda quella tra il 30enne Ernest Emperor Mohamed e la sua compagna Sandra Fratus, la 51enne che lo ha accoltellato nella loro casa a Morengo (Bergamo). La coppia stava insieme da ben 5 anni e da maggio convivevano, ma le liti tra i due erano più frequenti dei momenti di quiete. Al culmine di un ennesimo litigio, il 25 novembre scorso Fratus – sotto effetto di stupefacenti – ha preso un coltello che si trovava in cucina e ha ucciso il suo compagno.
La vicenda
Per la donna è stata convalidata la misura cautelare in carcere. Palese, però, le violenze che subiva Sandra da Mohamed, il quale spesso e volentieri la insultava e picchiava. “Non volevo, mi ha picchiata, lo amo”, ha confessato ai Carabinieri, i quali avevano notato un livido sotto l’occhio e graffi sugli avambracci. La donna ha raccontato che spesso il suo compagno era ubriaco e la umiliava dicendole che era vecchia e che faceva schifo.
Le violenze fisiche e psicologiche andavano avanti da molti anni, ma nonostante ciò i due avevano anche intenzione di sposarsi. Eppure, quella sera le liti sono state insopportabili, giungendo all’omicidio dell’uomo. Dopo l’accoltellamento, Sandra Fratus però ha cercato di rianimarlo insieme a suo figlio, che intanto aveva chiamato il 118. Mohamed però, è morto subito. Il 5 dicembre 2022 ci sarà l’autopsia sul corpo della vittima.